Con l'ultima tappa dell'Enduro Word Series svoltasi sabato a Finale Ligure, si chiude la stagione agonistica del Fulgur Factory Team. Per i nostri ragazzi è stato un anno molto particolare, il lock down e le forti restrizioni dovute alla pandemia, hanno certamente alterato i piani di lavoro, sconvolgendo i programmi di allenamento. Non sempre è stato possibile trovare le giuste motivazioni in un periodo dove le incertezze erano così profonde.
Nonostante queste premesse però il bilancio del team si può dire positivo. I ragazzi hanno potuto contare su mezzi competitivi e su un gruppo che ha permesso ad ognuno di loro di esprimersi al massimo delle proprie possibilità.
La vittoria assoluta del giovane Baruffi nella tappa delle EWE-E 100 di Pietra ligure, il 4°posto ai campionati francesi di Nathan Secondi e una serie di piazzamenti di rilievo, hanno dimostrato che che le Fulgur sono mezzi preformanti, capaci di grandi prestazioni.
L'AZIENDA
Per il Team Fulgur questa è stata la prima stagione ad alti livelli, con atleti che partivano per vincere e competere per la vittoria assoluta. Una sfida intensa in cui ogni elemento ha sicuramente dato il meglio di se.

La neonata Fulgur Mula motorizzata Polini, ha da subito dimostrato di essere un mezzo capace di sfidare e battere i le e-bike di brand più blasonati. Guidata da Matteo Baruffi, Matteo Berta o dall'endurista mondiale Thomas Oldrati nelle serie FMI, ha saputo sempre conquistare podi e successi, segno che il mezzo c'è e il progetto da cui è nato è vincente. Oltre agli aspetti agonistici la Mula ha ricevuto apprezzamenti anche dai media di settore, con test entusiastici e una curiosità attorno al marchio che è stata sicuramente la miglior vitoria per piccola realtà come la nostra.

Anche la versione muscolare, quella Roccia che negli anni ha subito uno sviluppo costante, ha permesso ai nostri rider di esprimersi al meglio, ne è la conferma il 4° posto di Nathan Secondi nel campionato nazionale francese e la sua presenza nei top ten mondiali nella prova di Pietra Ligure, dove solo la rottura della catena non gli ha permesso di raccogliere un risultato di assoluto valore. il mezzo muscolare ha sicuramente terminato la sua parabola di sviluppo, probabilmente è giunto il momento di ripensare il progetto e valutare come migliorare un mezzo che ha trovato comunque apprezzamenti unanimi.
Il bilancio di questo primo anno ad alti livelli è dunque positivo; la nostra azienda è cresciuta nell'immaginario degli appassionati di settore e non solo, l'attenzione verso quello che accade nel mondo Fulgur e il numero sempre maggiore di persone che segue le gesta dei nostri rider, dimostra che anche delle piccole realtà del made in Italy, con impegno e dedizione, possono competere con i grandi colossi mondiali. Ora è il momento di progettare il futuro, perchè la prossima stagione sia ancora più ricca di soddisfazioni di quella appena terminata.